Il nuovo white paper offre una guida completa alla gestione del rischio e pone al centro dell’attenzione il ruolo e le responsabilità della funzione security all’interno delle organizzazioni.
La crescente complessità dello scenario globale, caratterizzato da minacce geopolitiche, rischi sanitari, attacchi cyber ed eventi meteorologici estremi, impone alle organizzazioni un ripensamento strutturale del proprio approccio alla sicurezza. Per rispondere a questa esigenza, International SOS Foundation presenta il white paper Il Dovere di Protezione, un’esplorazione sistematica del ruolo che il Duty of Care riveste nella governance moderna.
Il white paper, a cura di Umberto Saccone, Strategic Advisor di International SOS, sviluppa una riflessione ampia e strutturata sul concetto di rischio, sulla definizione contemporanea di security e sullo sviluppo di modelli di gestione capaci di assicurare continuità operativa, competitività e responsabilità sociale.
Il volume è stato presentato ufficialmente il 20 ottobre a Roma, presso la Camera dei Deputati, in occasione del convegno “Il dovere di protezione. Safety e Security: la tutela dei lavoratori nei contesti di crisi”, promosso da Associazione Lavoro & Welfare e International SOS Foundation. Nel corso dei lavori, che hanno visto la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni ed esperti del settore, è emersa con forza la necessità di allineare l’approccio legislativo e la cultura d’impresa italiana agli standard internazionali in materia di sicurezza.
Prendendo avvio dalla definizione del concetto di rischio e dalla sua gestione in contesti di incertezza, il white paper esamina il quadro normativo italiano, europeo e internazionale, evidenziando le responsabilità in capo ai datori di lavoro. Da questo quadro emerge come i modelli di gestione del rischio richiedano un ruolo attivo della security nella tutela del capitale umano e nella resilienza dell’organizzazione.
Umberto Saccone, Strategic Advisor, International SOS, commenta:
La protezione delle persone non può più essere considerata un costo o una funzione accessoria. È un imperativo di governance e una responsabilità strategica. Attraverso un approccio strutturato alla gestione del rischio, le organizzazioni possono garantire continuità operativa, preservare il proprio capitale umano e costruire un modello di sicurezza moderno e coerente con la complessità del mondo contemporaneo.
Una parte significativa del documento è dedicata alla definizione del Security Risk Management, ispirato ai principi delle norme ISO e UNI e basato sul ciclo di Deming (Plan-Do-Check-Act).
Il modello proposto sottolinea l’importanza di:
- definire policy chiare e un sistema strutturato di gestione;
- allocare risorse adeguate e competenze specialistiche;
- adottare procedure standardizzate per sicurezza ed emergenze;
- condurre attività di audit e riesame continuo;
- sviluppare una cultura diffusa della prevenzione e del rischio.
Il documento affronta inoltre le principali norme applicabili al Duty of Care, tra cui ISO 31000 e UNI 10459, che rappresentano lo “stato dell’arte” nella gestione del rischio e nella valorizzazione delle figure professionali dedicate.
Le minacce contemporanee, fisiche, digitali, ambientali e sociali, richiedono un nuovo paradigma di protezione, non più reattivo ma soprattutto proattivo e predittivo. Secondo il white paper, solo un solido modello di security risk management consente alle imprese di affrontare le sfide moderne, proteggere persone e asset e contribuire alla resilienza del sistema-Paese.
Il white paper è disponibile per il download cliccando qui.
International SOS Foundation
Da oltre dieci anni, la International SOS Foundation è promotrice del Duty of Care, e sostiene e incoraggia l’adozione di buone pratiche per tutelare sicurezza, salute e benessere della forza lavoro. Attraverso attività di thought leadership innovative, corsi di formazione accreditati CPD e IOSH e iniziative guidate da esperti, la International SOS Foundation diffonde conoscenze, strumenti concreti e buone pratiche per aiutare le aziende a prevenire e gestire i rischi. La pandemia ha reso il contesto del Duty of Care ancora più complesso e dinamico, ma una cosa resta certa: i lavoratori devono essere tutelati, ovunque si trovino.
La International SOS Foundation è un ente benefico registrato. Per saperne di più sul Duty of Care e sulle attività della Fondazione, visita il sito: www.internationalsosfoundation.org
Italia
Chiara Macrì
Content Marketing Executive - Central Europe, Milano


