Benessere sul Lavoro: una Priorità Strategica e Normativa per le Organizzazioni
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Negli ultimi anni, il benessere mentale sul lavoro è diventato un tema cruciale per le organizzazioni. In Italia, si registra un aumento del +17,9% delle malattie professionali legate a disturbi mentali, segno di una crescente esposizione ai rischi psicosociali nei contesti lavorativi. Secondo l’INAIL, emergono inoltre segnali significativi anche in termini di aumento dell’assenteismo sul luogo di lavoro.
Questi fenomeni non rappresentano soltanto un problema umano e sociale, ma rappresentano anche un costo economico rilevante. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima infatti che i problemi di salute mentale costino all’economia globale oltre 1 trilione di dollari ogni anno in termini di produttività persa.
A livello normativo, le aziende non possono più permettersi di ignorare tali segnali. In Italia, il Decreto Legislativo 81/2008 impone ai datori di lavoro di valutare i rischi psicosociali, inclusi lo stress lavoro-correlato, le molestie (disciplinate anche dalla Legge 4/2021) e il burnout (Articolo 28). Ignorare questi obblighi significa esporsi a ispezioni sempre più frequenti, sanzioni e danni reputazionali, soprattutto in un contesto legislativo in continua evoluzione.
La salute mentale sul luogo di lavoro rappresenta una priorità crescente anche a livello internazionale: dall’Europa all’Australia, fino a Paesi emergenti come Brasile e Messico, la tutela del benessere psicologico è sempre più al centro dell’attenzione normativa. Tuttavia, per le organizzazioni che operano su scala globale, può emergere la necessità di gestire il tema anche in contesti normativi meno strutturati. In questi casi, adottare un approccio sistematico al monitoraggio del benessere psicologico dei dipendenti non rappresenta solo una buona pratica, ma costituisce una scelta strategica per favorire la continuità operativa, ridurre i rischi e rafforzare la resilienza organizzativa.
International SOS ha elaborato un’autovalutazione della durata di cinque minuti con l’obiettivo di supportare le organizzazioni nella valutazione del proprio livello di consapevolezza e preparazione rispetto alla gestione dei rischi psicosociali sul luogo di lavoro. Le domande proposte fanno riferimento a normative vigenti, standard internazionali e linee guida di riferimento, tra cui le linee guida ISO 45003 in materia di Salute e sicurezza psicologica sul luogo di lavoro, e intendono offrire uno strumento di autovalutazione utile a identificare punti di forza e ambiti di miglioramento.
In questo scenario complesso e in continua evoluzione, International SOS supporta le organizzazioni nell’affrontare le sfide legate alla salute mentale sul lavoro, grazie a un approccio scalabile e uniforme, conforme alle normative internazionali sui rischi psicosociali. Ci ispiriamo alle linee guida ISO 45003, alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e alle legislazioni locali, offrendo un modello strutturato e facilmente adattabile a qualsiasi contesto o settore. Inoltre, grazie al nostro ampio portafoglio clienti, disponiamo di benchmark internazionali e conosciamo le esigenze specifiche del settore.
International SOS offre un approccio strutturato e flessibile alla valutazione dei rischi psicosociali, aiutando le aziende a:
In un’epoca in cui la salute mentale è un tema di fondamentale importanza per le organizzazioni, agire oggi per proteggere il benessere dei propri collaboratori significa costruire un ambiente di lavoro più sano, produttivo e resiliente.
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