SkipToContent
HeaderPhoneNumberLabel+1 215 942 8226
Login Clienti
LanguageSelector
SelectLabel
Persona che si trova ad un bivio e cerca di distinguere tra notizie vere e false

Misinformazione vs. Disinformazione: Il Dilemma dell’Era Digitale

Ribbon

Infodemia

Avere a disposizione informazioni accurate consente di agire in modo informato e consapevole. Tuttavia, oggi è sempre più difficile accedere a informazioni tempestive, utili, e verificate.

Il termine ‘infodemia’ è stato coniato nel 2003, durante l’epidemia di SARS, per descrivere l'"epidemia di informazioni" che complicava ulteriormente la gestione della crisi sanitaria1. Da allora, la quantità di contenuti presenti online è esplosa, e continua a crescere ogni giorno.

Misinformazione vs. Disinformazione e il loro Impatto

  • La misinformazione è un’informazione falsa o imprecisa, diffusa senza l’intenzione di ingannare.
  • La disinformazione, al contrario, è volutamente falsa e viene diffusa con l’obiettivo di fuorviare.

Pur differendo per l’intento, entrambe hanno effetti dannosi su persone, organizzazioni, economie, governi e sull’intera società. Il Doomsday Clock’s Science and Security Board ha avvertito che il mondo è “più vicino che mai alla catastrofe”, anche a causa della “diffusione di misinformatione, disinformazione e teorie del complotto, che compromettono l’ecosistema informativo e rendono sempre più sfumato il confine tra verità e falsità”, in un “paesaggio informativo ormai logorato”.2

Nonostante le normative contro la disinformazione siano in aumento, questo non elimina la necessità di un’attenta attività di fact-checking. La legislazione, infatti, fatica a tenere il passo con la rapidità dei progressi tecnologici, spesso sfruttati nelle campagne di disinformazione. L’intelligenza artificiale generativa ha reso possibile a chiunque creare contenuti deepfake in modo semplice e veloce, rendendo sempre più difficile, e potenzialmente rischioso, fidarsi di ciò che vediamo e sentiamo.

Case Study

1. Epidemia di Morbillo a Samoa (2019)

Nel 2019, Samoa ha affrontato una grave epidemia di morbillo, aggravata in modo significativo dalla diffusione di fake news sui vaccini. False affermazioni sulla sicurezza e sull’efficacia dei vaccini, alcune attribuite a un noto sostenitore del movimento anti-vaccini, hanno infatti contribuito a peggiorare la crisi sanitaria. Il picco dell’epidemia ha registrato oltre 5.700 casi e 83 decessi, colpendo principalmente i bambini. Le false narrazioni sono state amplificate dai social media e da altre piattaforme, minando ulteriormente la fiducia nella risposta sanitaria e nelle campagne di immunizzazione.

2. Incidente Nucleare di Fukushima (2011 e 2023)

Altri esempi di pericolose “verità alternative” in ambito medico includono l’incidente nucleare di Fukushima del 2011, quando si diffuse la falsa credenza che il sale iodato potesse proteggere dalle radiazioni, portando all’assalto dei supermercati e all’esaurimento delle scorte. Questa convinzione è riemersa nel 2023, quando il Giappone ha annunciato l’intenzione di rilasciare in mare le acque trattate provenienti dal sito.

3. Epidemia di Ebola in Africa Occidentale (2014)

Durante l’epidemia di Ebola del 2014 in Africa Occidentale, alcune persone sono morte dopo aver bevuto acqua salata, credendo erroneamente che potesse prevenire o curare la malattia. La misinformazione non solo può causare la perdita di vite umane, scoraggiando o ritardando l’accesso a cure mediche efficaci, ma aumenta anche il rischio che i focolai si estendano e durino più a lungo.

4. Video Deepfake in Nuova Zelanda (2024)

Alla fine del 2024 è comparso online un video deepfake che mostrava un noto endocrinologo neozelandese consigliare alle persone con diabete di acquistare un “prodotto naturale” e di sospendere le cure prescritte. Chi ha creduto a questa fake news potrebbe aver subito gravi complicazioni per la propria salute.

Requisiti Sanitari per i Viaggi

Meno dannosa per la salute, ma purtroppo molto diffusa, è la diffusione di informazioni false in materia di requisiti sanitari per i viaggi. Dichiarazioni, vaccinazioni e certificazioni mediche richieste per l’ingresso variano non solo in base alla destinazione e al Paese di provenienza, ma anche al tipo di visto e alla durata del soggiorno. Inoltre, tali requisiti cambiano frequentemente. Molti siti web dedicati ai viaggi riportano informazioni contrastanti, i media possono diffondere notizie inesatte e persino consolati e ambasciate possono tardare a comunicare eventuali modifiche dei requisiti. Se un viaggiatore non rispetta tali requisiti, potrebbe essere costretto a vaccinarsi al momento dell’ingresso oppure essere respinto e rimandato indietro immediatamente.

Implicazioni per la Sicurezza

Dal punto di vista della sicurezza, il panorama informativo globale sta diventando sempre più instabile. La crescente popolarità dei social media ha democratizzato l’accesso all’informazione, ponendo fine al monopolio delle fonti informative tradizionali. Tuttavia, ha anche favorito la diffusione di informazioni non verificate e propaganda, che in diverse occasioni hanno alimentato tensioni e violenze. Un esempio significativo è quanto accaduto in seguito all’accoltellamento avvenuto a Southport (Inghilterra, Regno Unito) nel luglio 2024. Il 29 luglio 2024, tre bambini sono stati uccisi e dieci persone ferite durante un accoltellamento. Le autorità hanno annunciato l’arresto di un ragazzo di 17 anni in relazione all’episodio. Subito dopo, sui social media hanno cominciato a circolare informazioni false e fuorvianti, secondo cui l’autore dell’attacco sarebbe stato un richiedente asilo musulmano. Questa disinformazione ha trovato terreno fertile nei sentimenti anti-immigrati e anti-musulmani già esistenti, dando origine a proteste diffuse. Centri per l’immigrazione, moschee e strutture per richiedenti asilo sono stati presi di mira in diverse città, tra cui Manchester, Rotherham e Liverpool.

L’aumento della portata e del volume di notizie false o imprecise può avere gravi conseguenze indirette sulla sicurezza, esacerbando la xenofobia, il settarismo etnico e religioso, la polarizzazione politica, le tensioni geopolitiche e il malcontento sociale già esistenti. Ciò espone a un rischio maggiore le persone con profili specifici, in particolare quelle appartenenti a minoranze nazionali, sessuali e religiose, soprattutto quando viaggiano o vivono all'estero. Ciò può manifestarsi sotto forma di aggressioni contro persone percepite come cittadini stranieri e nei confronti di determinate nazionalità. Tali comportamenti aggressivi evidenziano l'intersezione tra disinformazione e attività criminale, dove false narrazioni su determinati profili possono incoraggiare i gruppi criminali a commettere atti di violenza.

Controllo Governativo dell’Informazione

In contrasto con l’estrema democratizzazione del panorama informativo, si osserva una tendenza crescente da parte dei governi a controllare il flusso di informazioni. Le autorità possono adottare diverse strategie, tra cui la sorveglianza delle attività online, il blocco dell’accesso a determinati siti, la manipolazione delle narrazioni mediatiche o l’imposizione di blackout comunicativi totali. Un esempio si è verificato durante le elezioni in Venezuela nel luglio 2024, quando il governo del presidente Nicolás Maduro ha imposto gravi restrizioni all’accesso online per soffocare le voci dell’opposizione e limitare la diffusione di informazioni indipendenti. Le campagne di disinformazione – che siano promosse da attori statali, non statali o stranieri – possono rappresentare una minaccia concreta per l’integrità dei processi elettorali. Il delicato equilibrio tra la libera circolazione delle informazioni e il controllo governativo nel mondo digitale è dunque sempre più precario.

Futuro della Misinformazione e Disinformazione

La proliferazione di misinformazione e disinformazione nello spazio digitale continuerà e tenderà a diventare sempre più mirata e personalizzata. Le campagne di disinformazione saranno sempre più sofisticate, rendendo difficile rilevare contenuti falsi o manipolati. All’inizio del 2025, la situazione è stata ulteriormente aggravata dagli annunci di importanti social network che hanno deciso di abbandonare i fact-checker in favore di un approccio basato sulla comunità. Di conseguenza, singoli individui, organizzazioni e governi dovranno destinare risorse sempre maggiori alla verifica delle informazioni per prendere decisioni consapevoli.

Ogni informazione dovrebbe essere valutata attentamente in termini di affidabilità prima che si formi un’opinione o si prenda una decisione.

Consigli per Valutare le Informazioni

  • Definire una metodologia per monitorare e convalidare le informazioni.
  • Verificare che le informazioni siano aggiornate, controllando inoltre data e ora.
  • Accertarsi della fonte prestando attenzione alle fonti sconosciute, prive di credibilità o non rintracciabili.
  • Effettuare confronti incrociati individuando le fonti citate, utilizzare strumenti di ricerca inversa per immagini e video. Confermare i dati con esperti indipendenti di fiducia e avvalersi di risorse di fact-checking.

Come International SOS può Supportarvi

Da quasi 40 anni, International SOS è in prima linea nel tutelare la salute, la sicurezza e il benessere della forza lavoro dei propri clienti in tutto il mondo. Le nostre soluzioni includono: soluzioni di Travel Risk Management, Workforce Resilience, e Consulenza in ambito medico e security. Forniamo assistenza in qualsiasi momento e ovunque. Offriamo supporto a oltre 9.000 clienti a livello globale, operando da più di 1.200 sedi in 90 paesi. Nei nostri Centri di Assistenza sono impiegati medici, infermieri, esperti di sicurezza, esperti multiculturali e personale di supporto logistico che parlano oltre 110 lingue e dialetti. Siamo in grado di rispondere rapidamente a qualsiasi emergenza o richiesta di assistenza.

 


1 What are the historical roots of the COVID-19 infodemic? Lessons from the past.

2 Science and Security Board. Closer than ever: It is now 89 seconds to midnight. 2025 Doomsday Clock Statement, Bulletin of the Atomic Scientists 28 January 2025.